Famiglia

Figli ammalati? Ci pensa papà Il “mammo” sbarca anche da noi

Se passa la legge proposta dal governo anche i padri si assenteranno dall’ufficio per assistere i bambini. Fino al loro ottavo anno di età

di Redazione

Consiglio dei ministri. Il 13 febbraio, il Cdm approva il disegno di legge ?Norme per sostenere la maternità e la paternità e per armonizzare i tempi di lavoro, di cura e della famiglia?, in attuazione della direttiva comunitaria sui congedi parentali del 3 giugno 1996. P er la prima volta il governo italiano stabilisce che, indifferentemente, sia il padre, sia la madre possano assentarsi dal lavoro per assistere i propri figli. È questa la novità più rilevante del disegno di legge approvato nel Consiglio dei ministri del 13 febbraio. Finora, infatti, il marito poteva intervenire solo in caso di impossibilità della consorte e solo fino al primo anno di vita del figlio. Se il testo varato dal governo diventerà legge, invece, dal prossimo primo gennaio l?uomo potrà usufruire dello stesso diritto fino all?ottavo anno di età del figlio. L?assenza dei genitori per questi motivi non potrà superare i dieci mesi complessivi. Ma se il padre chiede un permesso superiore a tre mesi ha diritto a un ?bonus? di 30 giorni. Chi usufruirà del congedo avrà diritto al 30 per cento dello stipendio fino ai tre anni del bambino, salvo contratti integrativi in atto con le aziende. Viene introdotta anche la contribuzione figurativa legata ai periodi di assenza per malattia del bambino fino al terzo anno di vita e per i genitori con figli portatori di handicap gravi. Chi andrà in congedo potrà inoltre richiedere l?anticipo della liquidazione. Il disegno di legge prevede anche i cosiddetti congedi per formazione. Si tratta dei permessi necessari per completare la scuola dell?obbligo oppure per prendere il diploma, la laurea o un master. Verranno concessi a chi ha oltre cinque anni di anzianità per una sola volta nell?arco della vita e dureranno 11 mesi al massimo (ma potranno essere frazionati). Il progetto del governo prevede anche incentivi alle aziende che favoriscono la flessibilità del lavoro per i genitori con il part-time, il telelavoro e la banca delle ore. Per concludere è prevista l?assunzione di lavoratori a tempo determinato in sostituzione dei lavoratori che fruiscono dei congedi.


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